ha visto scorrere la folla e insieme,
piangendo, si è scaldata nel furore
di mille voci unisone ed una sola canzone,
canzone di vendetta e rabbia e decisione:
tuona come un cannone il suono di quel nome.
La moglie dell'eroe, braccia distese,
osserva nella strada le occasioni
fugaci, le sfide di sguardi voraci;
con un singhiozzo se ne chiama fuori,
offusca tra le lacrime le offerte
di sguardi pietosi e riverenti.
La moglie dell'eroe, braccia conserte,
ha chiuso la finestra e osserva
questa sua casa muta, vuota, inerte.
Ammazza, nun se scopa più. La moglie dell'eroe resta in bianco. Fino al prossimo eroe di Zirog-Nah!
RispondiEliminaMoz-
sei proprio un insensibile :P
RispondiEliminaL'eroe, proprio in quel momento
RispondiEliminaormai famoso e sempre bello
sfoga i suoi piaceri in un bordello
di lei dimentico, e contento
ma ad una folla che lo vuole morto
Eliminasimbolo d'ideali di giustizia
questo ubriacone questo libertino
non offre nulla e dunque ben accorto
nel cammuffarsi segue i propri vizi
lungo le vie gonfie di piscio e vino.
La moglie dell'eroe, stufa del silenzio tombale, ha messo sul piatto i Van der Graaf e "progressivamente" si dimenticherà del marito che, in fondo (e pure eroicamente), ha sempre preferito la Mannoia...
RispondiEliminabeh, se le preferenze del marito erano quelle inizio a capire perchè lo hanno fatto fuori :P
Elimina"...ma lei che lo amava aspettava il ritorno
RispondiEliminad'un soldato vivo, d'un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d'una medaglia alla memoria"
eggià, la ballata dell'eroe calza a pennello...
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