Gruymane disegna sul bianco spietato
sul vuoto abbagliante d'un foglio piegato
nel mezzo con linea tagliente perfetta
disegna la macchia grigiastra del passo
la macchia nerastra di sagoma umana
nel mesto tracciarsi di passi e passaggi
dell'unica riga tracciata nel vasto
un'unica riga diritta e sfumata
in vaghi contorni e capricci di grigio
di nero di spesso e sottile e disperso
di uomini e slitte di corpi e rottami
un'unica riga lanciata a inseguire
la linea tagliente e perfetta di piega
nell'immacolata estensione del foglio
Gruymane pennello e pittore disegna
lui singola setola e goccia d'inchiostro
disegna nel bianco brillante degli occhi
quel viso disperso sfocato lontano
diviso da un passo ed un altro ed un altro
quel viso sereno e rotondo che aspetta
nascosto più in alto del bianco più in fondo
del cielo riflesso allo specchio dal gelo
più gelido fermo in famelica attesa
silente disteso lascivo ed inerte
disteso a infinita distanza dal piede
che affonda solleva ed affonda e solleva
sprizzando e frusciando nel manto nevoso
strappando le carni con fitte feroci
con un conficcarsi di zanne affamate
sui muscoli rigidi e sui calli esplosi
sui tendini e sulle giunture piegate
la musica estrema distorta strillata
del folle bruciore accompagna e consola
tortura incessante e pulsare del sangue
di vita di forza calore speranza
sepolta lontano nel ghiaccio compatto
sui corpi distesi lasciati a sè stessi
nell'ultimo istante impassibile eterno
distesa di statue votive per questo
pacioso ineffabile candido inverno
questo immacolato foglio di quaderno
sopra cui sbiadisce quello scarabocchio
di tremula mano maldestra e imprecisa.
Calli esplosi?
RispondiEliminaComunque, è una battaglia molto muscolare, vedo...
Moz-
essì, quando la benzina scarseggia non restano che imuscoli...
EliminaSperanze feroci da stolto sciacallo
RispondiEliminaimprese balorde andate in malora
d'idiota vestito da gran Maresciallo!
La truppa reietta si trova a quest'ora
in orrida lotta cercando salvezza:
purtroppo quel capo che ordì tutto questo
a trarsene fuori fu ahimé molto lesto:
al fante ora tocca ficcarci una pezza.
la cosa in verità è un pò più complessa
Eliminadi marescialli v'è una grande ressa
il grande impero austero coloniale
segue una concezione impersonale
del suo potere e all'obbiettivo bada
d'estendersi per ogni terra brada
portando avanti civiltà e progresso
senza pietà timore o compromesso
Il fatto è che quando di stolto disastro,
Eliminad'improvvida impresa si vada a parlare
pensiero ricorre al malevolo impiastro
che reni di Grecia voleva spezzare
c'era pure quell'altro sulla plancia
Eliminacon la mano a coprir sempre la pancia
e il capo dello spezzareni pazzo
col ciuffo e quei baffetti da strapazzo
ma quella triste storia quel disastro
fu raccontata già da qualcun altro
in Centomila gavette di ghiaccio
qualcuno che la visse per davvero
non è di certo quello che io faccio
nè quello che di fare proprio spero
(per carità di patria poi si tace
di quel racconto che fu Guerra e Pace)
Battaglia cruenta, ma sembra sia perita solo la punteggiatura...
RispondiEliminal'estensore scelse così e così fu, è un modo come un altro per rendere più difficile la lettura, sennò che gusto c'è? :P
EliminaPunti. Di vista. Vaglielo a spiegà ai Novissimi del '63...
RispondiEliminaeh, ma quelli ci credevano. volevano finire nelle antologie, mica divertirsi.
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