Dalla mia terrazza vedo piovere
pianeti...
Sì, ho visto piovere anche te, non
m'interrompere.
No, non ho visto piovere pianeti
azzurri, di recente, ma sai com'è, mica sto ad osservare ogni
pianeta che cade...
E comunque credimi, non è divertente
stare qui, sul piatto fondo dell'universo, ad aspettare gli schianti
di infinite galassie.
Le saluto con la...come la chiami?,
mano? Con la hm, mano, quando arrivano. Ma non so dirti uno per uno i
pianeti che ci sono dentro, per chi mi hai preso?
Dio? Mah, e che è?
No, no, senti, me lo spieghi un'altra
volta, ora devo cucinare.
Sai, è questa pioggia battente che non
mi fa dormire, forse, ciò che mi ha impedito di diventare un bravo
cuoco.
O forse solo il fatto che è difficile
miscelare ingredienti così vari, e poi la maggior parte delle cose
arriva già ridotta in plasma e pappette primordiali.
Però m'impegno.
La mia minestra di metano ai raggi
gamma con plazcorpije di Ikonostro è considerata da tutti una
prelibatezza, peraltro.
Ok, non sai cosa sia un plazcorpije di
Ikonostro, vabbè, come te lo spiego...hai presente i Comifghrani?
No?
I mrodoliti?
No.
I h*g°ptai?
...già, già.
Uff...
Che noia questi detriti senzienti,
troppo consapevoli per essere mangiati, troppo ignoranti per fare una
conversazione decente.
L'ultimo detrito senziente che mi
capitò sapeva solamente emettere nuvole azzurre.
La cosa nemmeno mi dispiaceva, in
fondo è ben più fastidioso un cronofago che comunica attraverso la
memoria altrui (però arrosto i cronofagi non sono male, hanno quel
sapore di torta della nonna, ogni volta che ci penso è come se
l'avessi appena morso, che squisitezza).
Ma questo coso rosa, bah, nemmeno
buono da mangiare sembra, e continua a infastidirmi con sto fatto
delle parole qui e le parole là, come se non sapesse vedere o
pensare le cose senza, imbecille. Le capisse, poi, le parole. Se
trovo una ricetta decente lo metto sul fuoco, è troppo stupido per
essere utile a qualcosa. Mah, forse, poi, chissà, vediamo...
Vabbò, almeno hai quegli aggeggi
lì...sì, sì, si chiamano braccia vabbene. Ci porti gli oggetti,
no?
Ecco, renditi utile va, portami quei
cristalli di azoto.
Troppo freddo? Te lo do io il troppo
freddo! Fila, o credi che ti ospiti per stare li a .puntarmi con
quelle dannate palline bianche maculate? Peraltro ti ho già detto di
pulirtele, che sti tondi scuri mi mettono ansia, sembra che c'hanno
un buco nero dentro, o che siano i condotti attraverso cui un qualche
raggio mortale si prepara a friggermi. Un giorno o l'altro provo a
vedere cosa ci nascondi, in quel pozzo, mi sa.
Non è sporcizia? Allora ci nascondi qualcosa, oppure mi prendi in giro. Mi prendi in giro? Vai, va, prima che
mi spazientisca, io sono generoso con gli ospiti, ma mica sono qua
per servirti e riverirti, la vita è dura anche per me, sai? E non
puntarmi quegli aggeggi addosso! O giuro che te li strappo!
Che poi chissà a che diamine
servono, scommetto che se glieli tolgo manco se ne accorge, e ora
guardalo com'è agitato, manco gli avessi promesso di togliergli
quelle cose lì...le braccia.
Voglio vedere cosa fa, senza
braccia, altrochè. Dovrei proporgli di scegliere tra le braccia e
quei cosi bianchi, giusto per curiosità, a vedere se ci tiene
davvero così tanto. Imbecille.
È una fatica, con sti stramaledetti
detriti senzienti, che poi se volevo fare il baby sitter me ne stavo
alla sorgente dell'universo, ad accudire le leggi cosmiche neonate.
Quelli si divertono lassù,
scommetto che ridono già pensando al prossimo impiastro deforme che
arriverà a schiantarsi dalle mie parti e “scassare il cazzo”
(dannato coso rosa, sempre con sto stramaledetto cazzo in mezzo al
caz...rrrrgh! mi dicesse che diamine è sto cazzo, poi! minimo è uno
di quei cosi bianchi, glieli strappo,giuro).
Eppure vorrei vedere cosa farebbero
senza di me, sono degli ingrati, sono. Lasciarmi qua come un idiota a
spizzicare tra i rottami del cosmo. Ma un giorno glielo faccio
vedere, un giorno me ne vado via, voglio vedere cosa fanno, poi.
Si spezzetteranno a vicenda per
creare non so cosa, bah, tanto poi alla fine si schiantano qua, e
allora si ride.
Stronzi, che poi alla prima riunione
l'avevo detto che questa idea della caduta infinita era una
stronzata.
“Vedrai che è come diciamo noi,
vedrai, chi diavolo pensi che ci possa essere oltre a noi?”, s'è
visto, imbecilli, come se non esistessero inquilini del piano di
sotto...tanto ci parlate voi, vero? No, lo stronzo che si tuffa
dovevo essere io, ovvio, no?
Visto che ero io a teorizzare
l'esistenza di un fondo, io dovevo buttarmi, bastardi, “che io non
mi butto, mica voglio cascare in eterno, io”...da ridurli in
poltiglia tremolante e sospendere per infinite eternità tra la
sofferenza più atroce ed un minimo barlume di speranza
nell'annullamento totale. Ma tanto i conti li faremo, alla fine tutto
quanto dovrà cadere qui, cadranno uno per uno, sti stronzi. E anzi,
manco mi ci sporco le mani, li mando dal caro inquilino di sotto,
voglio vedere come se la cavano.
Minchia, per poco non mi riduceva in
cenere solo con la sua presenza, tanto era incazzato, quel coso del
piano di sotto, incazzato che stava per montare un big bang. Fortuna
che ci so fare con la gente, io, che c'ho un museo con tante di
quelle meraviglie da far rincretinire anche il peggior bastardo
ricoperto di aculei velenosi e spinto da un bisogno irrefrenabile di
estinguere l'esistenza.Volevo vedere come se la cavavano, quei
fighetti. Offrendogli un bel dibattito sui pregi di un universo a sei
dimensioni spaziali contrapposte alle noiose tre attualmente in
vigore, tzè, stronzi, lo facessero, almeno, ne parlano da sempre, sti idioti.
Ma guarda come sta soffrendo
quell'idiota, avrà freddo? E cos'è quella schifezza rossa che
schizza da ogni parte? Bah. Chissà cosa farebbe se vedesse
l'amichetto infuocato del piano di sotto, tutto il caldo che vuole,
chissà se ridotto in pozzanghera diventa più ragionevole, forse si
sta liquefacendo per contrastare il freddo e la pressione, che schifo
mi fa...ma poi chissenefrega, se continua così lo butto nella
minestra e chi s'è visto s'è visto, non è stato nemmeno in grado
di farmi capire a quale cazzo (uff! sempre in mezzo sto cazzo di
cazzo, gli strappo la bocca a quel coso)...a quale dannata razza
appartiene. Mah, a meno che non sia un escrescenza formata dalle
esplosioni galattiche, non sarebbe la prima volta, e poi davvero, chi
se ne fotte, l'importante è che lavori, o che la smetta di rantolare
in terra...
Mh, mi sa che oggi sperimento la
minestra di metano con pezzi di coso rosa, spero solo abbia una buona
consistenza, palpabile ma soffice, l'ultimo coso mi è evaporato tra
le mani, come ne ho aperto l'involucro, il penultimo non si è
ammorbidito neanche dopo un bagno di tre ore in una salsa di
idrogeno, mah, speriamo bene, va, che schifo di roba mi tocca
mangiare, ma mi sentiranno, quei bastardi, ah se mi sentiranno...
Minchia quanto hai scritto a sto giro...! I detriti dovrebbero essere la parte finale di una vita eppure ti hanno costretto a parlare di loro in modo così esaustivo!
RispondiEliminaBuon pranzo :)
Moz-
la minestra di metano liquido era ottima, peccato che i pezzi di coso rosa non ci stessero granchè, e poi erano fastidiosamente duri.
RispondiEliminacomunque questo è niente, tra qualche tempo potrebbe uscirne un qualche post chilometrico, avevo la febbre gelatinosa, sti giorni, e tanto tempo da passare seduto con il plaid addosso come una qualsiasi vecchina umana.
Ciao, era da un po' che non commentavo su questo blog, non me lo ricordavo così bello!
RispondiEliminaAl solito, gli umani visti da qualcosa di esterno non fanno una bella figura.
Comunque, fra gli occhi e le braccia preferisco senz'altro le braccia. Però farei volentieri una visita all'inquilino del piano di sotto.
Ciao ciao, alieno.
Beh, grazie dei complimenti, e bentornato :)
Eliminaeffettivamente la logica dice che se con gli occhi non posso prendere gli oggetti, con le braccia posso brancolare e tentare di orientarmi nello spazio toccando le cose, dunque le braccia dovrebbero vincere...
Ovvio che le braccia vincono, sono la cosa che usiamo piu' in assoluto.
EliminaC'e' solo un organo, per gli uomini, che e' ancora piu' importante...
... il cervello, ovviamente...
Delirante... mi piace!
RispondiEliminathanks :)
RispondiEliminaSi, mi vedrei da fuori anziché da dentro, cerco di provarci col mio blogghetto, l'ho catalogato come contenitore ma forse è un tritarifiuti pure lui: un trita idee che si spiaccicano sulla tastiera come minuscole meteoriti spaziali... uno dei miei prossimi post sarà su Hale Bopp.. sei un invitato speciale, ovviamente... ;))
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