Seduta sugli stipiti di piombo,
torreggia sulla cupa scalinata
con calma, nel suo torpido e profondo
sonno innocente d'infinita data.
Sotto la volta, dietro l'inferriata,
sogna di un pozzo scuro senza fondo,
di rumorosa gente affaccendata
sul nero dove morte e noia incombono.
All'improvviso un tremolìo ed un rombo
spezza la quiete e il sonno, l'inferriata
si torce, lancia un urlo furibondo
mentre la pietra sgretola, spazzata
da un vortice di strascicate, assorte,
grottesche voci stridule e distorte.
Oh, è tornato il Gatto Persiano.
RispondiEliminaMa ora cosa succederà?
Voglio sapere cosa fa la gente affaccendata ecosa c'è nel pozzo!
Moz-
nel pozzo c'è il Re di Persia che cantando pare abbia sviluppato un'amplificazione più potente di quella dei megaconcerti di Jovanotti. La gente affaccendata boh, magari poi vado a vedere cosa fa.
EliminaAl solito, la poesia è carina, però il titolo della serie mi fa venire in mente Prince of Persia e rovina tutto...
RispondiEliminaeeh, non ci avevo proprio pensato a questo inconveniente. comunque tra poco dovrei rivoltare alquanto la faccenda e cambiare nome alla serie...
Elimina