A volte ritorno
per sbaglio per scorno
di notte di giorno
nel mezzo di un'iridescenza
cercando con fuoco di scienza
la folle mia folle mia marcia
verso l'ascendenza suprema
all'ultima vigile estrema
sfinita sfuriata dei venti
dei cosmici venti che squarciano
gli scudi termici e la barriera
devozionale tra i tormenti
vertiginosi dell'informe schiera
lì all'orizzonte degli eventi
dove tornare indietro andare avanti
è uguale assurdita e gli istanti
del affannoso mio respiro
si fanno lunghi come di cent'anni
e non so più dove affacciarmi
ma tutto il tutto ammiro
con sguardo annichilito
e non ricordo più stordito
come abbia fatto a risvegliarmi
per iniziare a riparare i danni
riprendere la rotta andare
nel dolce e lungo e dolce naufragare.
Probabilmente, spaziotemporalmente, viaggiando alla velocità della luce cosmica, sei stato lontano appena un paio di pomeriggi, ma c'è chi ti ha atteso invecchiando in silenzio, percorrendolo a velocità naturale tutto questo tempo che hai divorato. Ora ripara i danni, perché se a volte ritorni, hai da paga' pegno...
RispondiEliminaeh, mò, a volte ritorno, a volte riparto, ma sto sempre senza un soldo, perciò per il pegno, non c'è saldo.
EliminaBeh, bentornato!!
RispondiEliminagrazie :)
EliminaFraseggio poesie spremendomi il senno
RispondiEliminaal tavolo mio sul solatio terrazzo,
se al vostro cercare di me non dò cenno
è che non vienmi da scrivere un cazzo.
Un piccolo break può ben capitare
a chi varca i confini del tempospazio
se la mia mano dovessi forzare
verrebbe robaccia che a leggere è strazio.
se al dunque ci aggiungi tempeste
Eliminadi termoneutrini pluricellulari
nel mezzo di nere ed antiche foreste
nascoste nel nucleo di Alpha Centauri
e un inseguimento degli inquisitori
capisci che scrivere viene assai arduo
cercando una via per uscire fuori
da quel labirinto assurdo e bastardo.