ma già alla quinta uscita di prigione,
che qualche volta sbagliò il dì di festa
e uscì vestito in modo sconveniente,
brandendo il suo vessillo fuori moda
con quelle tre parole da non dire.
L'uomo orgoglioso è al terzo carnevale
e per la terza volta ride e scherza e grida,
raduna attorno a sè una folla e un ciclostile,
sparpaglia fogli e lancia i suoi proclami,
e per la quinta volta si presenta
al gioco delle picche e delle teste.
L'uomo sconfitto è al terzo carnevale
e sogna di quel giorno non lontano
in cui isserà le picche di sua mano.
Il problema è che è la folla stessa a permettere il carnevale agli uomini che non dovrebbero festeggiarlo :p
RispondiEliminaMoz-
ma il bello del carnevale è che finchè dura c'è spazio per tutti, poi arriva la quaresima...
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