Pianeti perduti

era in programmazione la nascita di un mondo,
quando un'inondazione di parole, un gorgo,
travolse il verbo e l'intenzione primigenia

per partorire un nugolo infinito
di partizioni, parti, partiture
per cronache caotiche del crollo
di qualsivoglia voglia, inibizione

di volontà supreme
e supreme ambizioni.
Fertilità affogata
nel vasto lacerarsi,
ferita suppurata,

l'abiura
si slabbra,
si libra
libera
nell'aria
impura;

nessun suono sibila
nel vuoto siderale,
nessuna forma assimila
l'informe assiderarsi
di nubi senza scopo
se non la dispersione.

8 commenti:

  1. ...e quindi alla fine non nasce niente??

    Moz-

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    1. mah, una fascia di asteroidi, o una dispersione di molecole che si mescolano blandamente al mezzo interstellare...

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  2. Di' che te sei perso che è più facile. Un GPS no, eh? (C'è un sottocosto galattico all'Unieuro, 'sti giorni..)
    p.s. bentornata Cosa... sei mancato quasi come l'azoto all'atmosfera...

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    1. beh, non dirlo mai a uno Zupurosto di Azalea7, questo, loro sopravvivono solo in atmosfere prive di azoto...
      comunque non mi sono perso, è la strada verso la Terra che è scomparsa per un paio di settimane, voi che siete sulla Terra non ve ne accorgete, ma in realtà la zona cosmica della Via Lattea è una zona ad esistenza intermittente, rispetto al resto del cosmo...

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  3. Cosa fatta capo ha.
    Cosa bozzuta sempre piaciuta.
    Bentornata!

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  4. pensando al cosmo immane
    tutto vuoto, mai vivo
    quello che mi rimane
    è darmi un obiettivo
    per essere più esistente
    di un metro cubo di niente

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    1. fortuna che la gravità ci aiuta
      a star coi piedi ben piantati in terra,
      ma il cosmo non è vuoto: ci si nuota
      su questo salvagente che è la Terra.
      E mentre il nostro salvagente ruota
      speriamo tutti che non tocchi terra:
      nella distesa immensa e nera e muta
      di questo immenso mare che ci accoglie
      sarebbe orribile finire sugli scogli.

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