La ritirata di Misirlunga (1)

Tremanti col calcio dell'arma che pesa
sul braccio piegato la spalla ricurva
lo sguardo fissato davanti la bocca
serrata col naso che tira affannoso
respiri nell'aria ghiacciata che taglia
sin dentro la gola facendosi strada
più in fondo ai polmoni allo sfiato e rifiato
che sgorga con nuvole gonfie e grigiastre
riscalda la faccia bardata lasciando
un umido umore che gela al contatto
di un nuovo respiro affannoso e contratto
nel ritmo serrato e sfinito del passo
che segue altri passi a seguire quel passo
seguente non visto dal suo successore
dal suo successore affondato nel fango
con un colpo secco ed un grido smorzato
lamento richiesta d'aiuto abbandono
smarrita preghiera bestemmia richiamo
per sguardi fugaci che inquadrano appena
quell'ombra distesa allungata di fianco
all'ultimo appoggio affondato quel tanto
da fare appoggiar l'altro piede più in alto
lungo la salita infinita e feroce
tagliata da lame di vento e nevischio
di pioggia che scava tra tendini ed ossa
profonde fiumane di angoscia e dolore
Svybaldo è seduto si sdraia poi muore
si è tolto d'intralcio con poco rumore
Gruymane trattiene la vita in un nome
di donna perduta in un viso confuso
disperso nel vuoto infinito ed inerte
del micropalmare richiuso silente
già scarico al terzo mattino di marcia
al terzo mattino di marcia infinita
al terzo mattino d'insonne fatica
-Svybaldo era ancora rosaceo e rideva,
Svybaldo era ancora convinto e diceva
quel che gli ufficiali dicevan convinti
con voce sicura con sguardo sincero
con sguardo ogni giorno più vacuo e lontano
con voce ogni giorno più roca e imprecisa
nel dare di nuovo la stessa notizia
"la meta è vicina e con lei la riscossa"

16 commenti:

  1. Ciao, scusa se non mi oriento bene, ma non ho capito di che serie fa parte questa sottospecie di guerriglia interiore (esteriore?)

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  2. esteriore, ci arriverò pian piano, la inserisco come ritirata di un esercito di prodi tabellatori del Grande Impero Austero Coloniale. Non vi è impero che non abbia conosciuto la sua ritirata di Russia.

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    1. Google ancora non si è mai ritirato.

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    2. solo perchè non ha (ancora) un esercito schierato.

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    3. Al giorno d'oggi nessuno schiera piu' gli eserciti.
      La tendenza e' quella di rimanere nell'ombra e far agire delle marionette.

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    4. eh, insomma, non diciamolo agli afghani però.

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  3. Bellissimi i nomi, l'evocazione, la scelta delle parole. Ma la metrica, cazzarola, mi ricorda troppo Carducci. Come si fa?

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    1. beh, Carducci fu un maestro della metrica, quindi io lo prendo per un complimento :)

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  4. Misirlunga? E' surf music? :p
    Secondo me è una battaglia metaforica interna a ritmo di musica surf.
    Il prossimo capitolo: l'avanzata di barbaranni.

    Moz-

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    1. jajajajaja, e la parola d'ordine del campo fortificato sarà: bird!

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    2. Ahahaha, bene bene!! Noi siamo i giovani più giovani, siamo l'esercito del surf :)

      Moz-

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    3. e in ogni caso ho appena scoperto che i responsabili di questa tragica ritirata venivano chiamati proprio barbaranni. guarda un pò le coincidenze.

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